The Energy Supplier

Date: 2019-06-29 — |


Considero come mio fornitore di energia la centrale nucleare a fusione che si trova sopra le nostre teste, alla quale tutti si possono allacciare senza chiedere permessi e autorizzazioni. Non mi passa proprio per la testa lo SSP, almeno finché le microgrid non verranno legalizzate a pieno in Italia.

D'altro canto, non so se balza all'occhio, tutta la flora e la fauna del pianeta hanno quel fornitore di energia. Da migliaia di anni e senza grossi effetti collaterali. Mica l'Enel, o Gazprom. Solo l'uomo, evidentemente il più furbo rappresentante della fauna, ha pensato bene di scavarsi grosse gallerie e grossi pozzi sottoterra per procurarsi l'energia e un tipo di energia in una forma così scadente che in meno di due secoli gli hanno procurato il notevole risultato di rischiare l'estinzione del 25% delle specie viventi entro fine secolo (stime del secondo rapporto dell'IPCC 2018).

Per capire a che cosa servano le batterie, tuttavia, occorre smettere di ragionare a breve termine (nessun riferimento politico) e riconsiderare il problema dell'approvvigionamento nel lungo temine. L'energia è disponibile in abbondanza e in quantità notevolmente superiore a quella di cui abbisognano i circa 7.5 miliardi di abitanti della Terra. L'energia ci piove letteralmente addosso. Siamo come quell'uomo fermo alla fermata del tram sotto la pioggia che si domanda quanto costi l'acqua. Ovviamente, immagino possa concordare con me su questo punto, gli basterebbe unire le mani davanti a sé e lasciare che si riempiano.

Questo è il punto cruciale: l'uomo è andato sulla Luna, ma non ha trovato un modo sostenibile per immagazzinare l'energia che gli cade addosso, come fanno il resto della flora e della fauna.